Storie di Malasanità
Scudo penale per i medici: cosa cambia per i pazienti?
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare di responsabilità medica in seguito all’approvazione, da parte del Governo, di una proposta di legge che introduce un nuovo “scudo penale” per medici e operatori sanitari.
L’intento è quello di limitare la responsabilità penale del personale sanitario, circoscrivendola ai soli casi di dolo (cioè volontà di nuocere) o colpa grave. Ma cosa cambia davvero per i pazienti? E soprattutto: è ancora possibile ottenere un risarcimento in caso di malasanità?
Cosa prevede la proposta di legge
La riforma prevede l’introduzione del nuovo art. 590-septies del Codice Penale, che si affianca al già esistente art. 590-sexies. Le novità principali riguardano:
- Limitazione della responsabilità penale ai soli casi di dolo o colpa grave.
- Possibilità di escludere la responsabilità penale quando si riscontra:
- scarsità di risorse sanitarie;
- particolare complessità del caso clinico;
- urgenza e gravità della situazione;
- rispetto delle linee guida e delle buone pratiche da parte del medico.
In pratica, se un medico commette un errore non grave, anche con esiti dannosi per il paziente, potrebbe non rispondere penalmente, a meno che non si provi una condotta gravemente negligente o dolosa.
Cosa resta al paziente? La via civile
Ed è proprio qui che entra in gioco il diritto civile.
Anche se il medico non può essere punito penalmente, ciò non esclude affatto la possibilità per il paziente di agire in sede civile per ottenere il giusto risarcimento.
Il nostro ordinamento prevede infatti che, in caso di danno da malasanità, il paziente possa:
- avviare una causa civile per responsabilità medica;
- ottenere un risarcimento economico per i danni subiti;
- richiedere il risarcimento alla struttura o al professionista, i quali sono di norma coperti da assicurazione.
Questo significa che la tutela per le vittime di malasanità rimane intatta sul piano civile. E noi, come Gruppo Sanititan, lo ribadiamo con forza: la via civilistica resta la strada principale ed efficace per far valere i propri diritti.
Scudo penale non significa impunità
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